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  I Giardini Panteschi

 

Anche d’ inverno quando il vento soffia e scuote il mare con onde bianche che si infrangono sugli scogli, è piacevole attraversare a piedi alcuni sentieri del territorio pantesco e rimanere sorpresi nel constatare da quanta varietà di colori è catturato lo sguardo. Se da un lato il mare ti circonda, dall’altra è il verde della vegetazione spontanea, è il nero dei numerosi muretti a secco che recintano le proprietà , è il giallo degli alberelli di limoni e cedri, è l’ arancione delle arance e dei mandarini che regnano sovrani nei deliziosi giardini panteschi. L’attenzione e le riflessioni si concentrano proprio su queste opere murarie, paragonabili a fortezze di forma circolare alti circa 4 metri con un diametro di circa 2,5 metri, creati da mani esperte quasi da ingegneri di alta precisione, ma dettati dalla necessità, allora come ora, di difendersi dal vento e dalla siccità. Quando l’economia dell’isola si basava esclusivamente sui prodotti che una terra avara, ma altrettanto prodiga, riusciva ad offrire ai suoi abitanti, ecco l’intelligenza dell’uomo capace di adattarsi al clima e all’ambiente in un connubio che solo doveva essere capace di soddisfare le esigenze di tutti. In ogni proprietà che si rispetti come spesso attiguo al dammuso di proprietà , veniva creato il giardino pantesco, sicuramente di importazione araba, con lo scopo di trattenere l’umidità della notte al suo interno, durante periodi di lunga e soffocante siccità, di difendere l’albero di agrumi che sovrano regna al suo interno, dai venti impetuosi che spesso soffiano sull’isola. Quale capacità ingegneristica migliore, quale capacità di assicurare il microclima idoneo alla fruttificazione di alberi che rappresentano gioielli, da cui ricavare frutti succosi e marmellate che oggi allietano la vista e il palato di quanti hanno la fortuna di vedere ed assaporare le loro qualità. Questa è Pantelleria, aperta sempre alle scoperte più sorprendenti, in un territorio che si staglia con tutta la sua naturalezza e dove la mano dell’uomo si è posata con maestria intelligente senza violentare mai quelle caratteristiche naturali per cui vale la pena di attraversare il suo territorio ed amarlo con tutta la forza che solo gli elementi della natura, hanno la facoltà di conferire all’animo.

 

 

 

 

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